Un potenziale cliente ti chiede una consulenza. Ti parla della sua attività, quali obiettivi vorrebbe raggiungere ma soprattutto della pessima esperienza avuta con la precedente web agency. In quel momento capisci subito varie cose:
1) ha un pò paura di affidarsi agli altri.
2) diffida della potenza del VERO marketing (deluso dalle tante promesse non mantenute).
3) non ha più soldi da investire perchè spennato vivo dal tuo “collega”.
Il tizio alla fine si ritrova con: un sito brutto, comunicazione indecente, usabilità pietosa, SEO inesistente, canali social con pochi fan e gestita male ma soprattutto budget zero! Quanto crede nel suo progetto? Ben poco ormai!
Il “fesso” e perdonami per l’offesa, che ci va di mezzo, sei tu. Ti ritroverai a lavorare con un povero cliente con budget limitatissimo (es: niente soldi da investire in ads per risollevare la fan page) e dovresti sistemare le cavolate create dalla web agency precedente o peggio: abbandonare il progetto a se stesso perchè giustamente non ne vale la pena lavorarci su. Non fai beneficenza.
A me dispiace moltissimo per queste situazioni così frequenti. Io personalmente molto spesso ho dovuto rinunciare a lavori del genere. Non voglio prendere in giro il cliente deluso ma soprattutto dargli il colpo di grazia prendendo i suoi ultimi spiccioli.
Fin dove posso cerco di aiutarlo gratuitamente ma io Michelangelo Giannino fondatore di Fusion Lab09 non posso sostituire una web agency.
Vediamo quindi come riconoscere una buona web agency (prima di chiedere consulenza).
1) Portfolio.
E’ la prima sezione da analizzare scrupolosamente. Chi sono i clienti e la qualità dei prodotti venduti. Ogni singolo progetto ha raggiunto gli obiettivi prefissati?
2) Contenuti sito.
I contenuti sono chiari, creativi, semplici (senza paroloni tecnici), descrittivi e danno quel senso di trasparenza e umanità?
3) Team.
Sappi che una web agency a 360° non è composta da 2-3 persone. Esistono tantissime figure professionali, ognuna con il proprio ruolo. Ognuno altamente qualificato. Il tuttologo è da evitare assolutamente.
4) “Come lavoriamo”.
Di solito dovresti trovare una sezione dedicata al “come lavoriamo”. In pratica mostra i vari passaggi da seguire per soddisfare si, i bisogni del brand, ma soprattutto quelli dei suoi clienti.
Per un sito web di solito sono:
- Fase 1. Ascoltare il cliente per conoscere: brand e relativa storia, prodotti/servizi, problematiche, target, bisogni del mercato ecc.
- Fase 2. Presentazione preventivo + firma contratto.
- Fase 3. Briefing.
- Fase 4. Contenuti e progettazione (bozze da mostrare al cliente prima di avviare i lavori).
- Fase 5: Nascita sito.
- Fase 6: Test generale, parere cliente e formazione (quasi sempre viene offerto un cms open source o proprietario).
Una buona web agency offre anche un supporto periodico e non abbandona il cliente con il suo nuovo cms fiammante.
5) Blog.
Un blog è utile per capire la qualità professionale e umana dell’agenzia. Gli articoli rafforzano non solo la presenza sui motori di ricerca ma ispirano fiducia ai potenziali clienti.
6) Testimonial.
Sinceramente non credo molto in questa “strategia”. L’agenzia può benissimo inventarsi testimonianze e usare foto di amici e parenti. Tanto, nessuno va a controllare la veridicità delle informazioni. Trova comunque modi per certificare la qualità delle testimonianze dei brand clienti.
7) Grafica sito.
Il sito stesso dell’agenzia dovrebbe essere un biglietto da visita, ispirare fiducia. Attenzione però, non generalizziamo. Un sito può essere non molto accattivante ma offrire comunque ottimi servizi. Però un buon sito fa la sua figura.
8) Il cliente è la cosa più importante.
La web agency sta attenta ai suoi bisogni, cura ogni minimo dettaglio dell’incontro, lo fa sentire al proprio agio e cerca di dimostrare la qualità dei servizi offerti attraverso particolari.
9) Garantisce risultati eccezionali in poco tempo?
Mai dare nulla per scontato senza conoscere il brand/obiettivi a meno che non sei una web agency di fama eccezionale con clienti internazionali. Tutti posso garantire dei risultati, ma quanti sanno mantenere le promesse? Un conto è vantarsi dei successi raggiunti (esperienza a fiumi), un conto è cercare di spennare quanto più possibile il cliente che alla domanda “mi avevi promessi risultati incredibili” risponderà: “il tuo brand è pessimo” oppure “hai pochi soldi da investire”.
10) Primo contatto.
Prova a contattare l’agenzia via form contatti. Riceverai una email automatica dopo qualche secondo con tanto di prezzario in allegato o un gentile invito per una consulenza gratuita in sede? Che senso ha inviare il prezzario base a qualsiasi potenziale cliente? Ognuno ha bisogno di un servizio/prodotto personalizzato.
Bonus:
Consigli su come potrebbe essere il sito di una web agency
Come riconoscere una buona web agency secondo te? Oppure raccontami le tue brutte esperienze, potrebbero essere utili agli altri.
Michelangelo Giannino
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