Seguo il caro Riccardo Esposito (aka Mysocialweb) da un paio d’anni. Quando penso al cioccolato penso alla nutella, quando penso al fare blogging penso a Riccardo. E’ ormai uno dei miei punti di riferimento in questo settore.
Tempo fa ho recensito il suo ebook “Lavoro freelance: principi, consigli e buone abitudini” e ti consiglio di leggere anche “Keep calm and write“.
Detto ciò passiamo subito con presentazione del suo libro: “Fare blogging: Il mio metodo per scrivere contenuti vincenti” acquistabile su amazon sia in versione cartacea che ebook (164 pagine).
A me è piaciuto molto e proprio per questo ha meritato un angolino su fusion lab09.
Ritengo il libro molto chiaro, semplice, fluido adatto sia per chi è alle prime armi sia per organizzare ulteriormente la propria vita da blogger.
Personalmente ho avuto modo di ripassare alcune regole/consigli basilari e in più di avere conferme e compreso altri aspetti del duro lavoro del blogger.
Alla fine della lettura ho pensato:
[Tweet "saper solamente scrivere un italiano perfetto, non farà di te un #blogger"]
bisogna usare diversi strumenti, avere conoscenze tecniche e qualità umane come il sacrificio, passione e tanta, tanta voglia di condividere, comunicare e ascoltare.
La vita del blogger non si limita solamente a scrivere miliardi di articoli sul proprio diario. Deve ringraziare sempre, creare conversazioni e confronti, offrire contenuti extra come regalare ebook, infografiche, webinar, podcast ecc per fidelizzare, essere attivo su altri blog, presente sui social.
Parte il viaggio: il principio.
Il libro è diviso in due argomenti principali: pianificazione e scrittura del post.
Parte dalla base: cos’è il blogging? Il blog è condivisione, condividere qualcosa di utile e farsi trovare dalle persone giuste. Prosegue poi con la differenza tra sito web e blog.
Ecco il primo intervento. Cinzia Di Martino guarda caso affronta un argomento discusso qualche giorno fa sul mio canale facebook. Quali kpi sono da considerare per capire se un post è di successo? Anche secondo la cara Cinzia contano l’engagement e le conversioni (gli share fanno bene solo alla propria autostima).
Il lato oscuro del blogging.
Riccardo è realista, non vuole illudere. Aprire e gestire un blog non è semplice. Bisogna fare sacrifici, analizzare, testare, ascoltare ma soprattutto avere tanta pazienza. Non puoi pretendere di aprire un blog dal nulla e avere successo dopo 1-2 mesi. Assolutamente no! Pensa che Fusion Lab09 ha cominciato a decollare dopo 6 mesi ma attenzione, ho lavorato sul progetto per 6 settimane cominciando dal nome fino alla creazione del primo ebook. Prima di decidere di investire su un blog devi avere le idee molto chiare e ovviamente crederci! (scarica il mio ebook: “cosa ti serve per realizzare un blog aziendale“)
La pianificazione.
Il discorso continua su un aspetto molto importante del blogging: la pianificazione. Un articolo deve avere un determinato obiettivo oltre a essere ottimizzato per la SEO ma soprattutto lato utente. Approfondisce ogni sua regola di un piano editoriale: obiettivi, target, piattaforma, contenuti, tempi, interazioni, fonti.
Pausa. Ecco l’intervento di Michaela Matichecchia. Perchè curare le cerchie di google+. Afferma: chi si vuole far ascoltare dovrà essere il primo ad ascoltare gli alti. Chi vuole ricevere interazione dovrà prima interagire con i contenuti degli altri.
Seconda parte: i contenuti.
Passiamo ora al secondo argomento: i contenuti. Consiglia di usare una mappa mentale (e quali strumenti adottare), il tono di voce e i tempi.
Interviene Alessandro Scuratti: l’importanza del calendario per un blog. Ti evita di trovarti ogni volta davanti a un foglio bianco e chiederti di cosa parlare. Consiglia inoltre di variare gli argomenti (potresti annoiare e dare l’impressione di conoscerne solo uno), ti aiuta a pianificare l’aspetto seo e inoltre è importante saperli promuovere.
[Tweet "non esiste successo senza pianificazione. #blogging"]
Un aspetto da non sottovalutare di un blog è l’usabilità del form commenti. Personalmente preferisco chiudere un articolo con una call to action (lascia un commento/iscriviti alla newsletter/condividi l’articolo) e titolo/call to action posizionato sopra al form commenti (possibilità di scelta tra: form standard di wordpress, disqus, form commenti g+ e form commenti facebook).
Riccardo non dimentica un aspetto ostico del fare blogging: le criticità. E’ lo stesso discorso affrontato in precedenza in un articolo dedicato al community manager (punto 9). Di fronte alle critiche non aggredire il lettore. Bisogna constatare la situazione e se hai commesso effettivamente un errore chiedi scusa e correggi (ricordati di tutelarti da una policy!).
Il libro si fa sempre più interessante. Come scegliere e organizzare le fonti, tipi di post, consigli per un buon titolo e come iniziare un articolo.
Stupendo l’intervento della fantastica Ludovica De Luca (cavolo quanto l’adoro): prendi il lettore per mano. Accudisci il lettore come farebbe un padre con il suo bambino. Pensa al tuo post come ad una caccia al tesoro che, di tappa in tappa, conduce i partecipanti nel punto in cui è nascosto il bottino. Niente distrazioni, il percorso è si obbligato, ma anche avvincente, appassionante ed entusiasmante.
Carrellata di preziosi interventi.
Successivamente gli interventi sono molto più frequenti.
Salvatore Russo: cos’è my answers. attivare/disattivare i risultati privati, privacy e sicurezza del risultati e opportunità di google plus.
Benedetto Motisi: tag title in ottica seo. Consiglia di inserire sempre la parola chiave di riferimento, scrivere pensando a qualcosa che faccia venire voglia di cliccare. Consiglia inoltre di: scrivere bene il titolo, renderlo accattivante, ma non stravolgere il senso di quello che l’utente troverà nel contenuto.
Francesco Margherita tratta la semantica della scrittura online. Molto interessante!
Laura Longhi: come creare immagini per il tuo blog. Afferma che un post con contenuti visuali ottiene più visite e condivisioni.
Beatrice Niciarelli. Raccontare attraverso un blog: lo storytelling e la scrittura narrativa.
[Tweet "Le emozioni prima si vivono, poi si ricordano, infine si fanno vivere agli altri. #storytelling"]
Il viaggio è quasi giunto al termine.
Riccardo si avvia verso la fine del suo fantastico libro con consigli basilari ma fondamentali: crea un articolo con una identità (molti snobbano questo principio), chiaro e fluido, spazio fra paragrafi, utilizzo di tag h1, font leggibile, usa le liste puntate, usa le immagini (rompono la monotonia), usa parole brevi, frasi brevi, paragrafi brevi, termini conosciuti, fai regali e usa le call to action.
Consigli personali:
Prima di pubblicare un articolo rileggilo 3-4 volte (lato back-end). Elimina errori di digitazione, aggiungi parole dimenticate/mancanti, elimina periodi inutili, dai vita ai periodi morti e complicati. Pubblica. Rileggi l’articolo lato front-end come se fossi il lettore e correggi ulteriori errori (controlla per esempio se i link inseriti sono corretti). Visualizza il post anche con un dispositivo mobile per constatarne il livello di leggibilità.
Non sottovalutare la “description” (visibile nella SERP e come sottotitolo sui social), scegli una cover di qualità ed emozionante e dai visibilità ai pulsanti social (se usi wordpress ti consiglio Cresta).
In conclusione.
Voto personale: 9. L’autore è riuscito a raccogliere in 160pagine i molti aspetti del blogging. Avrai le idee più chiare se desideri investire su un diario online e se hai già un blog, saprai quali aspetti approfondire e organizzare le tue attività.
Lettura piacevole, contenuti corposi, scorrevole e non annoia mai.
Hai già letto il libro? Ti è piaciuto? Quali risultati hai ottenuto seguendo i preziosi consigli del buon Riccardo? Parliamone nel form commenti qui sotto
Michelangelo Giannino
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