Il tuo cliente desidera investire nel social media marketing. Ma quali canali usare per promuovere l’immagine del brand? Devi fare delle scelte. Meglio esistere, essere attivi su 2-3 canali e concentrarsi pienamente su quelli piuttosto che gestirli tutti. Sarebbe uno spreco di tempo, denaro e ne vale l’immagine del brand. Non è bello collegarsi a un social aziendale e trovare pochissimi follower/posts!
Quali canali scegliere?
1) Conoscere meccanismi, principi e funzioni di ogni canale.
Il canale va scelto anche in base ai contenuti, ciò che hai da dire e come. Partiamo dalle basi:
- Facebook: connette le persone. Luogo dove fare amicizie, cazzeggiare. Foto, video e news.
- Twitter: social delle infinite news fresche e tweets creativi. Usato dalla gente comune per seguire giornalisti, attori, politici, cantanti, gossip.
- Pinterest: il social rosa delle immagini, popolato da infografiche, foto di food/fashion blogger.
- Linkedin: connette i professionisti.
- Instagram: social delle foto con effetti emozionanti. Ogni utente può diventare un fotografo professionista per qualche minuto.
- Google+: è un “social layer” per la sua integrazione con gli altri servizi esterni di google, frequentato soprattutto da SEO, SMM e fotografi.
- Youtube: il canale re dei video.
Per avere le idee un pò più chiare leggi l’articolo: Principi e obiettivi di ogni canale social
Parere personale:
- Facebook è il canale più usato in italia. E’ da considerare a priori, se non addirittura investire molto più tempo e denaro rispetto agli altri. Utile per fare CRM, storytelling, mostrare il backstage dell’azienda, raccogliere pareri, lanciare contest e tantissimo altro.
- Twitter: se il brand ha tanto da dire, twitter è da usare assolutamente.
- Pinterest: personalmente non lo ritengo ancora un canale valido. Lo vedo ancora troppo di nicchia. Quanti sono registrati a pinterest? Mi correggo: quanti sanno dell’esistenza di pinterest in italia?
- Linkedin: pagina e gruppo aziendale sono strumenti utili, soprattutto se il brand lavora in ambito B2B.
- Instagram: a differenza di Pinterest, instagram, visto che ormai le foto generano un alto tasso di engagement e il boom dei selfie, in italia ha il suo successo. Puoi sfogliare foto sul mondo della moda, eventi, piatti, viaggi. Un target molto giovane, creativo e dinamico.
- Google+: anche g+ lo vedo ancora troppo di nicchia. Solo i grossi brand nazionali riescono ad avere riscontri. Utile per la SEO?
- Youtube: anche i video, come le immagini, generano un alto tasso di engagement ma non tutte le aziende posso permettersi di realizzarli. Un video può essere virale e indicizzato alla grande.
2) Dove si trova il pubblico?
E’ la prima domanda da porsi! Definisci il tuo pubblico e cerca di capire su quale canale sono più attivi. Dovresti fare un’analisi e attento alle fonti che scegli. Evito quelle americane. Parliamo di una popolazione molto più sviluppata/numerosa sotto ogni punto di vista. Ti consiglio di leggere l’articolo “Dati statistici sui social media: lista di siti da consultare”
Potresti cominciare a cercare dati “italiani” tipo: uso di internet e tempo trascorso, dispositivo maggiormente usato, dati democrafici, account attivi per ogni canale ecc. In realtà è fondamentale avere questi dati aggiornati e utili da presentare al cliente così potrà conoscere la vera potenza dei social e convincersi della loro importanza.
3) Analizza la concorrenza.
Può essere un aiuto ma ricorda: un brand non è uguale a un altro!
4) Contenuti:
Esistono vari tipi di contenuto: testo semplice (Facebook, Twitter, Google+), link (articoli blog), immagini (Instagram, Pinterest, Tumblr), video (Youtube, Vine, Vimeo).
5) Fermarsi e analizzare i risultati:
Hai scelto determinati canali ma uno porta pochi risultati. Due sono le possibilità: o hai fallito la gestione/strategie o hai dedicato poco tempo al processo di analisi.
6) Budget e tempo:
Hai poco budget e/o tempo? Sono due nemici terribili. Io personalmente preferisco investire e concentrarmi su due canali, che “spalmare” il programma/risorse/tempo/budget e fare cross posting.
In conclusione:
Facebook è il canale principale su cui investire maggiormente. Per scegliere gli altri bisogna considerare elementi quali: conoscere i meccanismi/principi di ogni singolo canale social, tipi di contenuti da condividere, conoscere il pubblico di riferimento e su quali canali sono attivi, considerare il budget e tempo, analizzare la concorrenza, fermarsi e analizzare i risultati.
Fortunatamente ogni social ormai offre un sistema di insights.
Qualche consiglio da aggiungere? Parliamone nel form commento qui sotto!
Michelangelo Giannino
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G+ non è solo “utile” per la SEO… è proprio un fattore di ranking! anche se i ragazzi di mountain view fanno credere il contrario, se sei attivo sul loro canale e pubblichi, finirai per forza nelle ricerche degli utenti con delle rich snippet di tutto rispetto
Ciao Andrea benvenuto. Grazie mille per aver condiviso il tuo punto di vista.
Ma i contenuti che pubblichi in g+ non sono visibili nella serp SOLO se l’utente che esegue una ricerca su google.it è loggato a Gmail/g+? Tieni conto che l’italiano medio come casella usa libero.it
[…] per ogni singolo canale (leggi: Come scegliere il giusto canale social per un brand) i potenti strumenti messi a disposizione molti dei quali gratuiti e semplici da utilizzare. […]