Oggi ho ricevuto un MP via twitter di un mio caro follower che mi chiede un parere sul cross posting (pubblicare in automatico/incollare un messaggio facebook anche sugli altri social).
Di seguito la mia risposta:
[Tweet "I brand che usano il cross posting non hanno compreso i meccanismi dei social. #SMM"]
Per quale motivo adottano tale pratica? Direi per:
- mancanza di tempo
- basso budget
- troppi canali da gestire
- pigrizia
- si investe solo su facebook, il social più famoso, gli altri sono un plus.
A questo punto meglio non esserci su tutti gli altri e ci si concentra solo sul canale di Mark.
Perchè il cross posting è da evitare come la peste?
Di seguito delle valide motivazioni:
1) ogni canale è diverso: target, orari, tipologia comunicazione, struttura post (leggi l’articolo: Gli 8 punti della struttura di un post efficace su Google Plus).
2) vanno create le conversazioni nel momento della pubblicazione. Battere il ferro finchè è caldo. Sono opportunità che non vanno perse! Pensa che per 2 mesi ho gestito una fan page dove i miei fan erano attivi alle ore 23 perchè durante il giorno si divertivano presso il punto fisico del brand. Alle ore 23 pubblicavo e alle 24 ero ancora online a creare conversazioni e offrire assistenza. Potevo gestire i commenti il mattino seguente ma probabilmente non ricevevo la stessa attenzione. Regolarmente non mi è mai piaciuto rimandare. E’ anche una questione personale e professionale.
3) Il follower si sentirebbe snobbato oppure abbandonato.
[Tweet "Il fan desidera dialogare con una persona che rappresenta il lato umano del brand. #SMM"]
4) Improvviso cambio di direzione. Immagina di programmare alle ore 17:50 una news di cronaca. Sono le 18 e torni a casa e frattempo non sai che la news non è più veritiera. Il sistema alle 18:30 pubblica in automatico la notizia ormai falsa. Non ci fai una bella figura. I fan penseranno che pur di accaparrarti click sei disposto a pubblicare falsità a qualsiasi costo.
Il cross posting sembra essere una buona idea per automatizzare e velocizzare diverse operazioni ma può avere conseguenze molto negative.
[Tweet "Il cross posting non è una strategia ma una pessima scorciatoia. #SMM"]
Scollega i vari account social e comincia a gestirli singolarmente. Capisco la mancanza di tempo o troppi clienti da gestire, ma il cross posting danneggerà l’immagine del tuo brand.
In conclusione:
Cosa ne pensi? Ti ho convinto a rinunciare al cross posting? Parliamone nel form commenti qui sotto ^_^
Michelangelo Giannino
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Interessante, quindi è meglio non esserci proprio che esserci male? Su questo non sono d’accordo. A volte ho trovato persone, come magari titolari di ditte individuali come lavoratori di 1-3 dipendenti, dove già convincerli a tenere un blog aggiornato è stata una grande vittoria, per me. Dirgli addirittura che qualcuno dovrebbe passare la giornata sui social, credi sia il caso? Dovrebbero pure lavorare. Se poi l’articolo è riferito alle grandi imprese, allora è certamente giusto e concordo. Ma generalizzare in questi casi è negativo, secondo me.
Ciao Alberto, benvenuto ^_^
Meglio non esserci sui social che fare brutte figure credimi. In 6 anni di social media marketing ho visto fail pazzeschi soprattutto di piccole imprese, senza contare la successiva pessima gestione dei commenti negativi.
I social possono migliorare l’immagine del brand oppure rovinarla in pochi minuti.
Infatti esistono i social media marketer che lavorano sui social (a ognuno il proprio lavoro) e poi non è detto che una piccola impresa debba investire 8 ore al giorno (forse qualche ora è già tantissimo). Solo i grandi brand in genere hanno bisogno di tale investimento.
Leggi anche:
- https://www.fusionlab09.com/meglio-non-investire-sui-social-se-il-prodotto-e-scarso/
- https://www.fusionlab09.com/cosa-ti-serve-per-iniziare-a-lavorare-sui-social-media/
Ti ringrazio per la risposta, ho visto solo adesso perché non mi è arrivata notifica. Sono in parte d’accordo sulla questione dei grandi brand, ma forse la conversazione è nata male perché io intendevo la partenza di un articolo da un blog e poi smarmellato sui vari social con JetPack (ad esempio) e non da Facebook a Twitter.
programmare un post ottimizzato per facebook, ottimizzato poi per twitter e infine ottimizzato per g+ va bene. Ma condividere un post su facebook, incolla su twitter e poi incolla su g+ no.